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Due giorni di dibattiti, approfondimenti e incontri promossi dalla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli che ha ospitato dal 12 al 14 settembre l’evento moltiplicatore del progetto Delyramus et Laboramus.
Delyramus et Laboramus è la continuazione di un partenariato internazionale che aveva già visto coinvolta la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, e che, partendo dall’esperienza e dagli obiettivi raggiunti con la precedente edizione, si è impegnata a promuovere l’inclusione degli adulti con disabilità attraverso l’arte e l’espressione creativa.
L’evento, nato per diffondere i progressi e le buone prassi sviluppati durante le attività svolte dai molteplici enti coinvolti, si è concluso con la performance degli ospiti di Casa Gentile, struttura di accoglienza per la disabilità psichica, che, magistralmente guidati dal maestro Gianluca Guarino hanno dato vita a uno spettacolo dal profondo valore sociale ed emotivo.
Attraverso l’uso della musica, infatti, è stato possibile coinvolgere persone a rischio di esclusione in nuove attività, favorendo lo sviluppo di nuove competenze e di conseguenza l’inclusione sociale.
L’appuntamento è stato anche occasione per i partner di condividere approcci formativi diversi ma ugualmente funzionali, in occasione di due momenti altamente educativi: la presentazione de “Patrimonio cultural e inclusion social”, una guida per la valutazione delle strategie didattiche inclusive sviluppate durante Delyramus et Laboramus – ad opera di José Luis Lopez Bastias - e la presentazione de “Arte de Violeria en la Zaragoza del Renacimiento” di Javier Martinez Gonzalez, manuale di approfondimento nato dallo studio sviluppato già nella prima edizione del progetto in materia di patrimonio musicale relativo agli strumenti a corda.
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