“Bisogna che i monumenti cantino. È necessario che essi generino un vocabolario. Creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile. La memoria storica, infatti, non è un fondo immobile in grado di comunicare comunque, bisogna sapere come farla riaffiorare, va continuamente rinarrata. Anche perché se il patrimonio culturale non entra in relazione con la gente, declinando linguaggi diversi e parlando a tutti, rischia di morire, incapace di trasmettere senso e identità a una comunità” [Paul Valery]

La nostra proposta di attività, risultata meritevole dell’incentivo Cultura Crea promosso dal Mibact, nasce proprio da questo spunto e da due valutazioni strettamente connesse tra loro:

• la modifica sempre più accentuata, nei processi di fruizione dei beni culturali, verso l’utilizzo delle strutture materiali ed immateriali multimediali;
• la necessità che un attrattore sia inserito in uno specifico contesto al fine di evitare quello che nel passato era una fruizione dei pochi assolutamente distaccata dagli sviluppi della società.

Il nostro progetto "VIRTUAL NEAPOLIS" vuole costruire, avendo come fulcro l’attrattore MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli - alcuni “luoghi” materiali ed immateriali che permettano la fruizione dell’attrattore e del contesto storico ed urbanistico nel quale si inscrive, attraverso nuove tecnologie digitali applicate ai beni culturali, ambito di sviluppo del nostro progetto.

La realtà virtuale può, con grande potenza, assumere il ruolo di elemento di stimolo e sviluppo del processo di apprendimento nella relazione con il bene culturale.

Per questo abbiamo ipotizzato l’utilizzo di postazioni di realtà virtuale in un’area che ha quale suo punto centrale il MANN; ogni postazione si struttura come luogo dove poter vivere emozioni ed esperienze, dove poter apprendere informazioni in modo non dottrinale.

La postazione multimediale permetterà ai fruitori dunque di poter “percorrere” una specifica area del Centro Storico di Napoli, nella direttrice che conduce al MANN e “vivere” esperienze, emozioni, storie, narrazioni di quel territorio.